Retratto successorio è un istituto giuridico di diritto italiano,
tipico della divisione ereditaria.
La ratio del retratto successorio è quella di favorire, nel caso di
alienazione di una quota di eredità, tra i possibili acquirenti uno
dei coeredi. Ad esso l'ordinamento garantisce, non solo il diritto di
prelazione sull'acquisto della quota alienanda, ma anche il diritto
di riscattare la quota sostituendosi al terzo acquirente.
Il legislatore ha voluto quindi agevolare la permanenza della
titolarità delle quote a persone aventi legami affettivi, concedendo
loro il diritto potestativo di escludere il terzo, pagandogli il
corrispettivo dallo stesso già versato per l'acquisto della
proprietà della quota alienata da uno dei coeredi.
La ratio può essere individuata anche nell'interesse, riconosciuto
dal legislatore, di agevolare la volontà testamentaria facendo in
modo che i beni, ove possibile, rimangano nella proprietà di
soggetti individuati dal de cuius.
Il retratto successorio è disciplinato dell'art. 732 del codice
civile italiano il quale prevede che il coerede, se vuole alienare a
un estraneo la sua quota ereditaria o parte di essa deve notificare
la proposta di alienazione scritta, in caso di immobili, indicandone
il prezzo, agli altri coeredi, che hanno diritto di prelazione da
esercitare entro i due mesi successivi all'ultima delle
notificazioni.
In mancanza di notificazione, nonché quando l'alienazione segua alla
tempestiva comunicazione dei coeredi di volersi avvalere del diritto,
costoro hanno diritto di riscattare la quota dell'acquirente e da
ogni successivo avente causa, a prescindere dall'avvenuta
trascrizione dell'acquisto.
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