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sabato 28 marzo 2015

Eredità 2.0

Importanti novità sono state preannunciate da Rossella Orlandi anche in materia di eredità. Entro quest’anno sarà possibile svolgere le pratiche inerenti la denuncia di successione e la voltura catastale direttamente online e in maniera semplificata, un aspetto quest’ultimo molto importante. Già oggi entrambe le denunce possono essere fatte dal contribuente senza l’assistenza di un professionista: quella di successione va presentata all’Agenzia delle Entrate con un modello cartaceo, mentre la voltura va fatta sempre su carta all’ufficio provinciale del Territorio. Gli ostacoli maggiori per chi vuole fare da sé, però, non sono tanto le code a due distinti sportelli ma la complessità degli adempimenti previsti e la mole di documenti da raccogliere. Al notaio sarà obbligatorio ricorrere soltanto nei casi in cui lo è già oggi: quando c’è un testamento, che per avere valore legale va «pubblicato», e quando c’è da effettuare una ripartizione di beni tra eredi. Per esempio, se c’è un’eredita consistente in due case e gli eredi sono due fratelli per assegnare (con eventuale conguaglio in denaro) una casa all’uno e l’altra al secondo serve un atto notarile, senza il quale i due fratelli risulterebbero comproprietari di entrambe le case. 


2 commenti:

  1. Buonasera, mio padre ha lasciato a figli e coniuge valori mobiliari (c/c e azioni) inferiori a €100.000.

    Sembriamo quindi esonerati della presentazione della dichiarazione di successione.

    Che altri adempimenti rimangono da fare con il c/c e le azioni?

    Inoltre, papà attendeva il rimborso fiscale derivante da una ristrutturazione edilizia recente.

    Come può influire sull'eredità? Si eredita il rimborso?

    Grazie
    Un saluto

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  2. buon giorno. rispondo gradualmente a tutte le domande.
    i c/c e le azioni non sono da indicate nella dichiarazione se hanno un importo inferiore a € 100.000 e non ci sono immobili. alla presenza di questi requisiti si dovrà compilare in banca una dichiarazione di esonero alla presentazione della dichiarazione di successione con la quale verrà chiuso definitivamente il conto del defunto.
    in merito al rimborso fiscale, questo si eredita e sara l'agenzia delle entrate competente a comunicare ad un erede la disponibilità delle somme da rimborsare (circa tre anni dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi in cui nasce il credito). in questa sede non si presenta più la dichiarazione di successione (obbligo abrogata dal 2015). il rimborso fiscale non incide sul limite dei 100.000 per l'esonero della presentazione, (in quanto comunque non si dichiarano nella dichiarazione di successione) ma sono da considerare in caso di coacervo per il calcolo delle franchigie per l'imposta di successione, che nel caso di parenti diretti è di € 1.0000.000 per ogni persona.
    spero di essere stato sufficientemente chiaro. buona giornata

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